Pandemia e cambiamento climatico inducono a rivedere costantemente i nostri modelli di relazione con lo spazio urbano e non. Qual è il ruolo degli artisti nella complessa epoca storica in cui siamo immersi? Le riflessioni di Bertram Niessen nell’estratto del suo libro “Abitare il vortice”.
Verso alleanze non umane
Le fratture nell’immaginario – così come quelle nelle esperienze – portate dalle nuove relazioni tra umano e non umano hanno un’enorme potenzialità per la ridefinizione delle città che abiteremo in futuro. Sul piano personale e collettivo, culturale e politico ci troveremo di fronte, in modo sempre più pressante, alla necessità di ripensare il rapporto tra umano e animale, tra umano e vegetale, tra umano e non umano. I primi a essersene resi conto sono, come spesso succede, gli artisti.
Immagine di copertina: Lauris Rozentals su Unsplash