Nelle situazioni di incertezza radicale tipiche dei momenti di crisi sono le idee (più che le istituzioni o le organizzazioni) a orientare il cambiamento.
Idee in grado di misurarsi con trasformazioni economiche e sociali già in atto da tempo e che la pandemia ha accelerato. Tra queste idee, una visione dei rapporti tra pubblico e privato che si discosti dai binari di una divisione dei compiti in cui il bene comune è responsabilità esclusiva dello Stato e l’interesse generale per definizione non può essere perseguito da organizzazioni private.
L’economia sociale smentisce questa dicotomia e la sua funzione andrebbe presa sul serio in una prospettiva di ricostruzione del Paese.