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Cos’è laGuida?

È il nostro programma nazionale per nuovi centri culturali.

Un progetto a tappe che attraversa tutta l’Italia con eventi, laboratori, ricerche e reportage per promuovere il mondo dei nuovi centri culturali.

Fino ad oggi abbiamo portato laGuida in Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia.

Inoltre, assieme a laGuida abbiamo creato altre iniziative sui nuovi centri culturali: una 2 giorni di conferenze in Triennale Milano, una mappatura nazionale degli spazi, 11 proposte politiche per salvarli e di una media partnership con Rai Play Sound per raccontarli.

Come è fatta laGuida?

laGuida, ovvero il programma nazionale per i nuovi centri culturali di cheFare, è un progetto costruito a tappe e a fasi. Ad oggi, abbiamo realizzato 2 tappe principali de laGuida.

➜ Partecipazione: si è svolta da giugno a ottobre 2020, ha coinvolto operatrici e operatori culturali di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta ed è stata sviluppata con il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Unipolis.

La tappa de laGuida dedicata alla Partecipazione si è articolata in 2 momenti:

ilCamp: 5 giorni di incontri online a giugno 2020 in cui ci siamo confrontati con più di 90 soggetti attraverso laboratori, lezioni frontali e talk ed aprendo il dialogo anche agli altri nuovi centri culturali in tutto il resto d’Italia.

laPiazza: 2 giorni di incontri online e dal vivo, al Polo del ‘900 di Torino, a ottobre 2020 in cui abbiamo dialogato con i partecipanti de ilCamp e con i corpi intermedi, la pubblica amministrazione e i policy maker locali e nazionali su come costruire le politiche per i nuovi centri culturali in Italia.

➜ Contemporaneo: si è svolta nel corso del 2021 nella forma di una ricerca per analizzare l’evoluzione del rapporto tra spazi indipendenti e Contemporaneo in Lombardia — la ricerca ha visto la partecipazione di operatrici, operatori e istituzioni culturali della città di Milano.

La seconda tappa de laGuida è stata realizzata con il supporto di Fondazione Cariplo, impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’arte e della cultura, dell’ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica. I risultati della ricerca saranno resi pubblici entro poche settimane.

Nel corso delle tappe de laGuida si sono susseguite anche diverse occasioni per raccontare e approfondire in modo trasversale il mondo dei nuovi centri culturali.

Con laGuida abbiamo costruito anche:

Molto Prestoprospettive d’azione dei nuovi centri culturali – una 2 giorni di conferenze dedicate ai nuovi centri culturali in Triennale Milano;

laCall to Action, una mappatura nazionale dei nuovi centri culturali – un questionario aperto a livello nazionale per disegnare una mappa dei nuovi centri culturali in Italia;

11 proposte politiche per salvare i nuovi centri culturali – una serie di 11 proposte emerse dalla prima tappa de laGuida, pensate per aiutare i policymaker a supportare i nuovi centri culturali;

Territori, la media partnership di cheFare sui nuovi centri culturali con Rai Play Sound e Non Solo Performing Arts – 10 puntate in 10 mesi per raccontare i nuovi centri culturali su Rai Play Sound grazie alle interviste condotte da Monica Bartocci.

LE TAPPE

18 e 19 ottobre 2019 – per tutta Italia

Molto Presto, prospettive d’azione dei nuovi centri culturali

Triennale Milano & Online

I nuovi centri culturali sono il luogo di incontro di reti, comunità e organizzazioni nate in risposta alla crisi del 2008. Sono frequentati da centinaia da migliaia di persone ma costituiscono una realtà ancora poco raccontata.

Il 18 e il 19 ottobre 2019 abbiamo invitato attivisti, ricercatrici, scrittori, artiste, operatori culturali e policy maker a 2 giorni di dibattiti in Triennale Milano sui nuovi centri culturali e sul loro ruolo nel tessuto culturale e civico italiano.

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da febbraio 2020 – per tutta Italia

laCall to Action, una mappatura nazionale dei nuovi centri culturali

Online

I nuovi centri culturali sono un fenomeno nazionale.

Supportarne lo sviluppo è un’operazione complessa, che deve rispettare e specificità territoriali stimolando, allo stesso tempo, un salto in avanti di scala nazionale. Per prima cosa, però, è necessario capire chi sono e dove si trovano.

Nel febbraio del 2020 abbiamo inaugurato laCall to Action: un questionario pubblico rivolto a tutti i nuovi centri culturali, agli operatori culturali ed ai frequentatori di spazi culturali d’Italia pensato per costruire una mappatura nazionale di queste realtà.

Il questionario è stato attivo da febbraio 2020 a dicembre 2021 e ha raccolto 845 segnalazioni spontanee da parte di proprietari, organizzatori e frequentatori dei nuovi centri culturali.

I dati sono stati analizzati, anche grazie al lavoro degli studenti dell’Università Bocconi, e raccolti in una mappatura grazie al supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, al sostegno di Fondazione Unipolis e ai partner che ci accompagnano nel progetto.

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dal 22 giugno al 28 ottobre 2020 – in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta

laGuida: Partecipazione, il Festival itinerante dei nuovi centri culturali

Polo del ‘900, Torino & Online

Le conseguenze della pandemia di Coronavirus hanno rivoluzionato le visioni del futuro dell’intero pianeta e accelerato traiettorie di cambiamento e disuguaglianza che erano già in corso.

I nuovi centri culturali sono spazi di confronto, di scontro e di trasformazione, luoghi che davanti alle limitazioni richieste dal principio di distanziamento sociale devono affrontare la sfida di un ripensamento totale delle loro attività e del loro ruolo.

La prima tappa de laGuida, il programma nazionale per i nuovi centri culturali di cheFare, si è svolta in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e si è impegnata ad approfondire il tema della partecipazione in una serie di incontri online e dal vivo che si sono svolti dal 22 giugno al 28 ottobre 2020.

laGuida Partecipazione è realizzata con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo che, traendo spunto dall’agenda 2030 pensa ai nuovi centri culturali e ai presidi civici come spazi non solo di cultura ma anche di cittadinanza attiva. L’iniziativa ha inoltre il sostegno della Fondazione Unipolis.

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autunno 2020 – per tutta Italia

11 proposte politiche per salvare i nuovi centri culturali

suggerimenti di policy per le politiche culturali

A conclusione della prima tappa de laGuida dedicata alla Partecipazione, abbiamo sviluppato 11 proposte politiche per salvare i nuovi centri culturali.

Si tratta di suggerimenti che abbiamo elaborato nell’autunno del 2020, frutto di un lavoro sul campo durato anni – svolto attraverso progetti curatoriali, editoriali, di accompagnamento e di ricerca che hanno visto il coinvolgimento di centinaia di operatori, istituzioni culturali, università, centri di ricerca, ricercatori e policy maker.

Di seguito, un estratto dalle 11 proposte:

1 – Costruire misure di sostegno sia in ottica di sopravvivenza che di consolidamento. Tenendo conto della grandissima varietà di situazioni e contesti, gli strumenti dovranno necessariamente essere variegati ed articolati; tra gli altri: convenzioni; contributi per l’affitto o l’acquisto di spazi; contributi per l’acquisto di macchinari; detassazioni o riduzioni parziali delle tassazioni; agevolazioni per la stabilizzazione del personale.

2 – Favorire la nascita di percorsi di accompagnamento e formazione per i nuovi centri culturali e per le organizzazioni che operano al loro interno, mirati alla costruzione di nuove competenze strategiche, teoriche e pratiche; al trasferimento delle competenze sui territori; alla circolazione di competenze tra territori diversi in Italia e all’estero.

3 – Investire sulla qualità della produzione artistica e culturale attraverso progetti specifici di produzione e circuitazione di opere e percorsi di finanziamento della direzione artistica e della curatela.

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per tutto il 2021 – Online

Territori La media partnership di cheFare sui nuovi centri culturali con Rai Play Sound e Non Solo Performing Arts

su Rai Play Sound

Benché il fenomeno dei nuovi centri culturali sia ormai nazionale, spesso i media faticano ancora a raccontarli nel modo corretto. Mancano le coordinate, gli esempi e una cornice di senso fondamentale per intrepretare fenomeni che sono molto diversi soltanto all’apparenza.

È a partire da questa premessa e dall’impegno costante di cheFare che nel 2021 abbiamo sviluppato una media partnership per noi fondamentale. Per tutto il 2021, cheFare è stato ospite del programma di Rai Play Sound Non Solo Performing Arts con Monica Bartocci, dove a cadenza mensile ha intrapreso un viaggio per raccontare la realtà dei nuovi centri culturali in tutta Italia.

Gli ospiti della prima puntata (andata in onda il 17 febbraio 2021) sono Bertram Niessen, direttore scientifico cheFare; Elena Ostanel, docente Università Iuav di Venezia; Carlo Testini, coordinatore area Cultura Arci Nazionale e Oliviero Ponte di Pino, fondatore di Ateatro, responsabile del programma Bookcity Milano e conduttore di Piazza Verdi di Rai Radio 3.

Gli ospiti della seconda puntata (andata in onda il 10 marzo 2021) saranno Bertram Niessen, direttore scientifico di cheFare; Gianluca D’Incà Levis di Dolomiti Contemporanee, Gaetano Carboni di Pollinaria e Alessia Zabatino, economista dell’arte ed urbanista.

Gli ospiti della terza puntata dal titolo Roma Città Plurale (andata in onda il 21 aprile 2021) sono Filippo Tantillo, ricercatore territorialista; Christian Raimo, scrittore e assessore alla Cultura del III Municipio di Roma; Giorgio de Finis, ideatore e direttore del RIF Museo delle Periferie di Roma a Tor Bella Monaca.

Gli ospiti della quarta puntata (andata in onda mercoledì 26 maggio) dal titolo Napoli tra beni comuni e spazi rigenerati saranno Adam Arvidsson, professore di sociologia all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e autore di Changemaker?, edito da Luca Sossella editore in collaborazione con cheFare, Maria Francesca De Tullio attivista de l’Asilo di Napoli e Renato Quaglia, direttore generale di FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli onlus. La puntata racconterà Napoli tra beni comuni e spazi rigenerati.

Gli ospiti della quinta puntata (in onda mercoledì 23 giugno alle 12 e alle 19 in diretta e poi scaricabile come podcast) dal titolo Nuovo mutualismo a Bologna saranno Michele D’Alena, responsabile ufficio immaginazione civica della Fondazione per l’Innovazione Urbana; Nicoletta Tranquillo, co-fondatrice di Kilowatt e Giuseppe Seminario, presidente del Cassero LGBTI+ Center.

Gli ospiti della sesta puntata (in onda mercoledì 21 giugno alle 12 e alle 19 in diretta e poi scaricabile come podcast) saranno Rossella Tricarico, attivista di Manifatture Knos a Lecce; Paolo Mele, direttore di Ramdom a Gagliano del Capo e Serena De Filippo, community manager di Spazio13 a Bari. La puntata racconterà la Puglia, tra civismo e nuove imprese culturali.

Gli ospiti della settima puntata (in onda mercoledì 29 settembre alle 12 e alle 19 in diretto e poi scaricabile come podcast) saranno Marco Montoli, presidente della cooperativa il Ce.Sto che gestisce il progetto Giardini Luzzati; Eleonora De Biasi, progettista culturale e co-fondatrice di Alle Ortiche; Alessandro Mazzone, fondatore e direttore di Forevergreen.fm e Domenico Megu Chionetti, presidente dell’associazione Comunità San Benedetto al Porto che cura il progetto Piazza Don Andrea Gallo.

Gli ospiti della ottava puntata (in onda mercoledì 27 ottobre alle 12 e alle 19 in diretto e poi scaricabile come podcast) saranno Davide Leone, community manager di Cre.Zi.Plus, spazio multifunzionale all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo; Cristina Alga, co-fondatrice dell’Ecomuseo Mare Memoria Viva di Palermo; Ciccio Mannnino, presidente dell’associazione Officine Culturali di Catania e Gabriele Asbesto Zaverio, ideatore del Museo dell’informatica funzionante a Palazzolo Acreide. Il tema della puntata è la Sicilia e i suoi nuovi centri culturali.

Gli ospiti della nona puntata (in onda mercoledì 24 novembre alle 12 e alle 19 in diretto e poi scaricabile come podcast) saranno Marianna D’Ovidio, sociologa, professoressa associata all’Università Milano-Bicocca; Andrea Perini, co-fondatore di Terzo Paesaggio; Gina Bruno, presidente dell’Associazione Culturale Nuovo Armenia; Agata De Laurentiis, socio fondatore di ll Cinemino. Il tema della puntata è la Lombardia e i suoi nuovi centri culturali.

Gli ospiti della decima puntata (in onda lunedì 20 dicembre alle 12 e alle 19 in diretto e poi scaricabile come podcast) saranno Sandra Aloia, responsabile Missione Favorire Partecipazione Attiva di Fondazione Compagnia di San Paolo; Matteo d’Ambrosio, responsabile Valorizzazione e Audience Development del Polo del ‘900 di Torino; Nicholas Ferrara, co-fondatore del nuovo centro culturale Hydro; Annarita Masullo, co-fondatrice di Off Topic.

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da febbraio 2021 a gennaio 2022 – in Lombardia

laGuida nel Contemporaneo, un progetto di ricerca per capire i nuovi centri culturali

Triennale Milano & Online

La pandemia di Coronavirus ha stravolto il nostro modo di produrre ed esperire la cultura.

Capire questa trasformazione è un punto di partenza fondamentale per sviluppare nuovi percorsi: lo abbiamo fatto con una ricerca che parte dalle istituzioni culturali e dall’ecosistema culturale “dal basso” di Milano e della Lombardia.

La seconda tappa de laGuida si è svolta in Lombardia nel corso del 2021 e ha analizzato l’evoluzione del rapporto tra Contemporaneo e cultura, con uno sguardo particolare agli spazi independenti dell’arte. I risultati del progetto saranno pubblicati tra poche settimane come report di ricerca.

laGuida nel Contemporaneo ha messo a confronto i diversi mondi della cultura, ascoltandone i bisogni e scambiando conoscenze, mettendo in dialogo la cultura emergente con le realtà e le istituzioni più consolidate.

Lo abbiamo fatto con Fondazione Cariplo, impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’arte e della cultura, dell’ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica.

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Cos’è cheFare?

cheFare è un’agenzia per la trasformazione culturale.

Siamo nati nel 2012, quando abbiamo inaugurato il primo bando per l’innovazione sociale a base culturale in Italia con il Premio cheFare, che in 3 stagioni ha erogato 350.000€ complessivi a 5 progetti vincitori.

Lavoriamo ogni giorno per la cultura in trasformazione. Pubblichiamo articoli sul nostro magazine L’Almanacco, organizziamo incontri, sviluppiamo progetti culturali e costruiamo percorsi di empowerment.

I nostri progetti fanno dialogare in modo inclusivo i nuovi soggetti della cultura collaborativa con i policy maker e le istituzioni culturali tradizionali.

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Dai un’occhiata alle nostre F.A.Q, oppure mandaci una mail.