Contesto
Secondo l’autore viviamo anni in cui ci possiamo permettere di non pensare, ad esempio, che la Via Lattea, la galassia che ci nasconde, contiene all’incirca tra 100.000 e 400.000 milioni di soli (stella più, stella meno) come il nostro. Che l’Universo contiene all’incirca due milioni di milioni di galassie; che non siamo niente, noi, così completi, così assolutamente nulla. Siamo di fronte ad una moltiplicazione di livelli, in cui il principio della distinzione (culturale, politica, economica) diventa, nelle prassi, un elemento separatore, che produce il proliferare di mondi non sempre connessi, non sempre comunicanti.
Proprio per questo, interrogarsi sulle forme e sui lessici divisivi diventa pratica culturale e politica, bisogno di agire quel verbo to humble attraverso il confronto e la definizione tra mondi, spazi e forme culturali. C’è bisogno di confronto e di messa in connessione tra mondi culturali e mondi politici, tra mondi passati e mondi futuri.