Civic Media Art: un anno di arte partecipata nel quartiere Adriano a Milano
Un percorso d’arte pubblica per le periferie di Milano: spazi di discorso alternativi, polifonici, contraddittori che consentano di guardare ai tessuti urbani nel loro complesso e nella loro diversità.
Contesto
Adriano è un quartiere che nasce negli anni 90, e in cui – stando a quanto riportato dallo studio eseguito dal Politecnico di Milano – la percentuale di stranieri supera il 20%, l’età media è decisamente giovane e il livello d’istruzione è inferiore rispetto al resto della città.
In che modo l’arte, la cultura e le discussioni sociologiche possono contribuire a rivitalizzare un’area della città poco nota?
La volontà è quella di fare uscire l’arte dagli spazi in cui solitamente è confinata, trasformando il pubblico in coautore e condividendo il processo di creazione con la gente che abita il quartiere.
Analisi
Civic Media Art è un percorso d’arte pubblica e partecipata diretto dall’artista e attivista culturale olandese Kevin van Braak e curato da cheFare che ha coinvolto il quartiere Adriano di Milano da settembre 2017 ad aprile 2018.
Civic Media Art è stata sviluppata come un processo a più livelli, che ha spaziato da un viaggio di orientamento in Olanda, alla ricerca sul campo sul territorio milanese, all’ideazione e produzione di micro e macro eventi diffusi in vari spazi culturali indipendenti e istituzionali di Milano, alla divulgazione attraverso una produzione editoriale e l’organizzazione di presentazioni a Milano e in Italia.
QuindicheFare?
Nel quartiere Adriano, attraverso Civic Media Art, sono state realizzate due opere d’arte pubblica nate grazie alla partecipazione attiva degli abitanti e ai vari operatori culturali che hanno collaborato con il team di cheFare.
Per arrivare alla realizzazione delle due opere, cheFare ha realizzato oltre 20 momenti partecipativi con gli abitanti del quartiere e con le persone che arrivavano da fuori: lezioni per studenti delle accademie e passeggiate nel quartiere; feste e concerti nei Centri Anziani, nei Centri di Aggregazione Giovanile, nei locali e nei circoli del quartiere; cene sociali; lectures e laboratori. Nel corso del progetto sono state coinvolte oltre 500 persone con vari gradi di intensità, da piccoli scambi e interazioni fino a veri e proprie co-produzioni. Il progetto è stato curato da Lucrezia Cippitelli e Bertram Niessen.
L’atto di fiducia degli abitanti di Adriano, e il lungo lavoro necessario a meritare questa fiducia e trasformarla in partecipazione, sono la chiave di volta del progetto.
La prima opera realizzata è l’installazione Adriano a Cielo Aperto: allestita tra febbraio e aprile 2017, è composta da più di 45 striscioni appesi ai balconi e alle facciate dei palazzi del quartiere, su cui compaiono frasi emerse dallo scambio tra lo scrittore Ivan Carozzi e gli abitanti che hanno voluto partecipare al progetto. L’opera invita, con la sua presenza, ad alzare lo sguardo, modificare i percorsi quotidiani consueti.
La seconda opera è invece Reminiscences/Reminiscenze: composta da tre pannelli raffiguranti tre città profondamente mutate dalla guerra, prima che fossero bombardate. Questi pannelli sono stati realizzati collettivamente da tutte le persone che hanno partecipato a una giornata/performance organizzata nel quartiere il 14 aprile 2018.
ANNO: 2017/2018 LUOGO: Milano, Quartiere Adriano OUTPUT: 2 opere d’arte pubblica CATEGORIA:Comunità e organizzazioni culturali
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