Quindi
cheFare?
Da qui è nato Hyper, un progetto pensato per implementare nei linguaggi del Terzo Settore i nuovi strumenti e i toni di voce della Generazione Z, aprendo un vero dibattito tra pari sugli immaginari a cui i giovani attingono per pensare e parlare di giustizia sociale.
Non basta, però, cambiare i linguaggi per trasmettere un messaggio. La ricerca e l’elaborazione su base culturale guidata da cheFare ha permesso ai partecipanti di fare proprie queste tematiche, significandole attraverso riferimenti chiaramente riconoscibili.
Hyper si è sviluppato lungo 5 mesi, da gennaio a giugno 2021, partendo dalla prima selezione di 12 parole insieme ai partner del progetto di Derive e Approdi, quest’ultime sono diventate poi 5 grazie al contributo degli studenti e delle studentesse del Master di Management della Cultura e dei Beni Culturali di RCS Academy di Milano, che grazie a dei laboratori guidati e facilitati da cheFare, hanno sviluppato riflessioni e dibattiti sulle parole chiave identificate.
È stato quindi elaborato un questionario per pubblici di ragazzi e ragazze più giovani, per esplorare i significati e gli immaginari collegati alle 5 parole chiave selezionate. L’obiettivo di questa raccolta di spunti era risignificare queste parole partendo da riferimenti e spunti culturali che appartengono agli immaginari della Generazione Z.
Il gruppo di ricerca si è occupato quindi di analizzare i risultati del questionario, passaggio fondamentale per contestualizzarle visivamente e testualmente. Per concludere, gli studenti sono stati chiamati a riscrivere la definizione di ognuna di queste parole simboliche fondamentali, anche attraverso una ricerca bibliografica, sitografica e visiva.
È stato infine elaborato l’output di Hyper, ovvero una pagina Instagram, il formato più quotidiano e vicino alla Generazione Z, che funge per loro come una delle fonti principali di informazioni e cultura sul contemporaneo.