Per i nuovi centri culturali, il racconto online delle loro attività quotidiane non è soltanto un modo per rimanere in contatto con i loro pubblici — si tratta di uno strumento importantissimo per costruire un immaginario all’interno del quale calare il nuovo centro culturale, il suo ruolo nel territorio e il senso dell’interazione con i suoi stakeholder.

Contesto

CasermArcheologica è un nuovo centro culturale che si trova a Sansepolcro, in provincia di Arezzo, ed è il primo spazio permanente per l’arte contemporanea in Valtiberina, nato da un processo di rigenerazione urbana dell’ex Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro, coinvolgendo studenti, cittadini, professionisti, imprenditori, istituzioni e fondazioni.

Durante tutto l’anno si svolgono mostre, residenze, laboratori con artisti e curatori da tutta Italia. Lo spazio è stato selezionato alle Biennale di Venezia 2018 ed è tra i casi studi di “Città come Cultura” del MAXXI di Roma.

Analisi

Seguendo le orme di BAGLIORE, la stagione di residenze artistiche per scrivere una nuova biografia culturale dell’Italia curata da cheFare, CasermArcheologica si trova in un momento di crescita in cui il potenziamento e il consolidamento delle proprie competenze di storytelling digitale è cruciale per fare un salto di qualità e posizionarsi definitivamente nell’immaginario del territorio e nella rete nazionale dei nuovi centri culturali.

È per questo motivo che, in collaborazione con cheFare, ha deciso di partecipare al bando Toscanaincontemporanea 2020 promosso dal Centro Pecci e dalla Regione Toscana.

Quindi cheFare?

CasermArcheologica e cheFare hanno progettato e vinto il bando Toscanainconteamporanea 2020 con QUASAR, lampi profondi da CasermArcheologica: un ciclo di 2 residenze per un’autrice e una fotografa che vivranno e racconteranno la vita del centro culturale CasermArcheologica attraverso un reportage sia narrativo che fotografico e artistico, supportate da un percorso di accompagnamento online ed offline.

Nei 3 mesi di residenza, l’autrice romana Eleonora Marangoni e la fotografa fiorentina Silvia Noferi, raccoglieranno materiale sul rapporto tra lo spazio, il territorio, le persone e le pratiche culturali che avvengono a CasermArcheologica. Le testimonianze diventeranno parte di un percorso di digital storytelling pubblicato sui canali del capofila e sul magazine di cheFare.

Le artiste racconteranno la produzione culturale di CasermArcheologica e come vengono attivati processi di coesione sociale su scala locale e inter-regionale, anche grazie ad interviste fatte ai protagonisti della comunità locale.

 

ANNO: 2020
LUOGO: AREZZO
CATEGORIA: Percorsi editoriali

Tutti i nostri progetti sono pensati per creare le nuove forme di impatto culturale e lo facciamo insieme a comunità, organizzazioni e istituzioni — se questo progetto ti è piaciuto e vorresti svilupparne uno simile, contattaci per email e parliamone.

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