Nessuna pesantezza, nessuna dimensione elitaria, nessun paternalismo: il piacere di interrogarsi sull’oggi, immaginando il domani.

Contesto

Il tessuto culturale di Milano e della sua area milanese, nonostante l’ampiezza, la varietà e la vivacità dell’offerta culturale, presenta alcuni punti critici.

Innanzitutto, nelle zone periferiche la vita culturale è più debole e non mancano alcune realtà di vera e propria deprivazione culturale in cui alcune fasce sociali usufruiscono solo marginalmente od occasionalmente degli stimoli culturali.

In secondo luogo larga parte dell’offerta culturale è attraversata dalla logica dell’intrattenimento e dell’evento spettacolarizzato, ovvero da modalità culturali che spingono verso la fruizione passiva e non favoriscono la ricerca, l’approfondimento, la partecipazione e il protagonismo personale.

Analisi

L’obbiettivo è quello di sviluppare nuovi pubblici, soprattutto quelli più giovani e dinamici che stentano a riconoscersi nei mondi culturali tradizionali, attraverso il piacere e il desiderio che la cultura è capace di accendere. Ma anche mettere in relazione i centri innovativi di produzione e distribuzione culturale della città di Milano, compresi quelli meno mappati e riconosciuti.

 

Quindi cheFare?

Rosetta è un progetto culturale nomade. Un ciclo di incontri culturali che mette in relazione tra loro i nuovi centri di Milano, i nuovi luoghi della produzione e della distribuzione culturale.

Del nomadismo porta i due tratti principali: lo spostamento e il tentativo di comprensione e comunicazione tra spazi e concetti differenti.

Per tre anni, con una cadenza mensile, Rosetta ha attraversato Milano toccando luoghi sempre diversi della città: ha affrontato temi come le migrazioni, la città accessibile, la diffusione del sapere e dell’ignoranza, i beni comuni e gli spazi di produzione culturale, la manifattura 4.0 e le politiche del lavoro.

Il programma di Rosetta si è costruito in dialogo costante con i nuovi centri culturali di Milano, con le istituzioni culturali tradizionali, con le università, le case editrici e con tutti quei luoghi della produzione culturale che si pensano prima di tutto come spazi comunitari.

Come sciogliere il nodo gordiano tra divulgazione e sapere specialistico? Come rendere accessibile la complessità senza perderne il senso critico? Come salvare e privilegiare la leggerezza, rispetto alla statica pietrificazione? Queste sono le sfide di Rosetta, questi sono gli elementi alla base di questo percorso culturale.

 

La curatela è stata di Valeria Verdolini e il progetto visuale di Maddalena Fragnito.

 

Rosetta è un progetto ideato e promosso da Casa della Cultura di Milano e cheFare, realizzato con Fondazione Cariplo.

 

ANNO: 2017
LUOGO: MILANO
OSPITI: 78
NUOVI CENTRI CULTURALI: 19
CATEGORIA: Comunità e organizzazioni culturali

 

Tutti i nostri progetti sono pensati per creare le nuove forme di impatto culturale e lo facciamo insieme a comunità, organizzazioni e istituzioni — se questo progetto ti è piaciuto e vorresti svilupparne uno simile, contattaci per email e parliamone.

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