Giovedì 17 settembre 2020
GameTrification è un gioco da tavolo per imparare a rigenerare senza gentrificare
Scritto da:
Marta Meroni

Che cosa intendiamo quando diciamo che in una città “si vive bene” o “si vive male”? Abbiamo tutti in mente la stessa cosa? A partire da questa domanda e dal desiderio di presentare la pluralità di attori, interessi, relazioni che in questo momento stanno concorrendo al cambiamento del Giambellino, un quartiere della periferia sudovest di Milano, è nato GameTrification, il gioco della rigenerazione urbana.
L’idea di usare un dispositivo ludico per portare all’esasperazione le molteplici sfaccettature che popolano le periferie è di Dynamoscopio – agenzia interdisciplinare di ricerca, progettazione e produzione negli ambiti della rigenerazione urbana e dell’innovazione sociale – e di SPLUF – Spazio pedagogico ludico formativo.
Quando si parla del Giambellino, ci si riferisce a un quartiere popolare che ad oggi sta vivendo un periodo di grandi trasformazioni urbanistiche e sociali, investito da uno dei più grandi progetti di riqualificazione di una periferia in Italia. Tre fermate della nuova linea metropolitana, l’abbattimento e la ricostruzione di alcuni dei caseggiati di edilizia residenziale pubblica, un piano per la rigenerazione dello scalo ferroviario di San Cristoforo, una nuova biblioteca e vari interventi sullo spazio pubblico: sono solo alcuni dei progetti in corso di realizzazione in quartiere. Cambiamenti la cui progettazione ha avuto un’interazione superficiale con il territorio e decisamente contenuta rispetto all’impatto considerevole che questi avranno sulla vita reale degli abitanti.

Di fronte a queste dinamiche “rapide”, che rischiano di tradursi in azioni indecifrabili se non escludenti, Dynamoscopio ha provato a sintetizzare in un gioco il proprio approccio “lento”. Parliamo di anni di ricerca sul tema dell’abitare e delle trasformazioni urbane e altrettanti anni di progettazione, azione e relazione nel quartiere Giambellino. Parliamo di uno sguardo che, a partire dalla domanda "Qual è il coinvolgimento creativo dell’uomo nel mondo?”, osserva e interpreta la città come un luogo di costruzione di senso collettivo, un fascio di relazioni, una maniera. Una propensione a un processo di rigenerazione che abilita e crea condizioni e opportunità affinché si possa ambire al riconoscimento dei diritti e alla soddisfazione di bisogni e desideri. Una tensione verso l’equità.
Parliamo di un approccio alla costruzione e condivisione di conoscenza in forma collaborativa, per garantire eterogeneità e interdisciplinarietà, e accogliere sempre nuovi sguardi sui temi affrontati. Parliamo di linguaggi diversi attraverso cui indagare la realtà e raccontarla per scardinare i meccanismi consolidati con cui incontriamo, ci scambiamo e accumuliamo informazioni e conoscenza. Parliamo di GameTrification, un progetto attivato a ottobre 2019, grazie a un contributo del MiBACT, e che ha coinvolto un gruppo di 20 giovani del quartiere Giambellino e della città di Milano in un percorso di ricerca-azione sui temi della rigenerazione urbana e del gioco sociale.

Dopo essersi cimentata con il video documentario (come Potlach Milano e Immaginariesplorazioni Giambellino) e con alcune pubblicazioni editoriali (Nella tana del drago e Atlante del Cambiamento) – Dynamoscopio ha deciso di realizzare un gioco e ha chiesto aiuto a SPLUF – Spazio pedagogico ludico formativo. L’idea è nata a Mercato Lorenteggio, sede dell’associazione nonché punto di vista privilegiato da cui osservare il quartiere e la città, un crocevia che permette al gruppo di incontrare una grande varietà umana e che lo aiuta a riportare i piedi per terra. Come valorizzare questo luogo di incontro e scontro per confrontarsi con gli abitanti del quartiere e della città sui cambiamenti in corso? Trasformandolo in un campo da gioco!
Il gruppo di lavoro ha quindi deciso di mettere in atto una traduzione dei meccanismi complessi che riguardano il cambiamento delle nostre città e al contempo ha cercato di trasporre in un gioco l’approccio a base culturale alla rigenerazione urbana. Per farlo si è avvalso di saperi esperti (Claudio Calvaresi, Francesca Cognetti, Erika Lazzarino, Collettivo OffTopic, Spartaco Albertarelli) e di saperi locali (tutti coloro che abitano in diversi modi il quartiere e si sono resi disponibili durante il percorso di ricerca). La parte grafica, invece, è stata affidata a Super – Scuola d’Arti Applicate del Castello Sforzesco. Dall’unione di queste sinergie intellettuali e pratiche, ha preso forma GameTrification – Il gioco della rigenerazione urbana: un luogo di esplorazione delle possibilità del cambiamento, inevitabilmente relazionale – sia nella sua dimensione cooperativa che competitiva – comunicativo e interattivo.

Tre gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso il gioco da tavolo, formulati sulla base di altrettante domande:
Con GameTrification ci si può quindi immergere in dinamiche quotidiane ed extra-ordinarie, “calarsi nei panni di” diversi personaggi, modificando gli equilibri di un quartiere. «A partire dalla definizione di abitare in quanto processo creativo che ha a che fare con il nostro stare nel mondo, abbiamo deciso di valorizzare il punto di vista della vita quotidiana e il ruolo degli attori presenti in quartiere … Certo è che le molteplici visioni a volte proprio non riescono ad incontrarsi. E allora perché non provare a mettere sullo stesso piano di gioco un giovane precario con un politico locale? Perché non provare a far entrare in relazione un’attivista con una multiproprietaria?». Per chi vuole “mettersi in gioco”, ci sono varie possibilità: sul sito di Dynamoscopio si possono trovare la versione DIY (do it yourself), personalizzabile a seconda della propria città o quartiere di riferimento, e anche quella “giambellinese”, entrambe scaricabili gratuitamente. L’ideale però è andare a Mercato Lorenteggio: lì ci sono alcune scatole, le postazioni da gioco create appositamente da Gallab – Officina e falegnameria del Gallaratese e, ovviamente, i ragazzi di Dynamoscopio, pronti ad accogliervi e a spiegarvi come funziona il gioco.
L’idea di usare un dispositivo ludico per portare all’esasperazione le molteplici sfaccettature che popolano le periferie è di Dynamoscopio – agenzia interdisciplinare di ricerca, progettazione e produzione negli ambiti della rigenerazione urbana e dell’innovazione sociale – e di SPLUF – Spazio pedagogico ludico formativo.
Quando si parla del Giambellino, ci si riferisce a un quartiere popolare che ad oggi sta vivendo un periodo di grandi trasformazioni urbanistiche e sociali, investito da uno dei più grandi progetti di riqualificazione di una periferia in Italia. Tre fermate della nuova linea metropolitana, l’abbattimento e la ricostruzione di alcuni dei caseggiati di edilizia residenziale pubblica, un piano per la rigenerazione dello scalo ferroviario di San Cristoforo, una nuova biblioteca e vari interventi sullo spazio pubblico: sono solo alcuni dei progetti in corso di realizzazione in quartiere. Cambiamenti la cui progettazione ha avuto un’interazione superficiale con il territorio e decisamente contenuta rispetto all’impatto considerevole che questi avranno sulla vita reale degli abitanti.

Di fronte a queste dinamiche “rapide”, che rischiano di tradursi in azioni indecifrabili se non escludenti, Dynamoscopio ha provato a sintetizzare in un gioco il proprio approccio “lento”. Parliamo di anni di ricerca sul tema dell’abitare e delle trasformazioni urbane e altrettanti anni di progettazione, azione e relazione nel quartiere Giambellino. Parliamo di uno sguardo che, a partire dalla domanda "Qual è il coinvolgimento creativo dell’uomo nel mondo?”, osserva e interpreta la città come un luogo di costruzione di senso collettivo, un fascio di relazioni, una maniera. Una propensione a un processo di rigenerazione che abilita e crea condizioni e opportunità affinché si possa ambire al riconoscimento dei diritti e alla soddisfazione di bisogni e desideri. Una tensione verso l’equità.
Parliamo di un approccio alla costruzione e condivisione di conoscenza in forma collaborativa, per garantire eterogeneità e interdisciplinarietà, e accogliere sempre nuovi sguardi sui temi affrontati. Parliamo di linguaggi diversi attraverso cui indagare la realtà e raccontarla per scardinare i meccanismi consolidati con cui incontriamo, ci scambiamo e accumuliamo informazioni e conoscenza. Parliamo di GameTrification, un progetto attivato a ottobre 2019, grazie a un contributo del MiBACT, e che ha coinvolto un gruppo di 20 giovani del quartiere Giambellino e della città di Milano in un percorso di ricerca-azione sui temi della rigenerazione urbana e del gioco sociale.

Dopo essersi cimentata con il video documentario (come Potlach Milano e Immaginariesplorazioni Giambellino) e con alcune pubblicazioni editoriali (Nella tana del drago e Atlante del Cambiamento) – Dynamoscopio ha deciso di realizzare un gioco e ha chiesto aiuto a SPLUF – Spazio pedagogico ludico formativo. L’idea è nata a Mercato Lorenteggio, sede dell’associazione nonché punto di vista privilegiato da cui osservare il quartiere e la città, un crocevia che permette al gruppo di incontrare una grande varietà umana e che lo aiuta a riportare i piedi per terra. Come valorizzare questo luogo di incontro e scontro per confrontarsi con gli abitanti del quartiere e della città sui cambiamenti in corso? Trasformandolo in un campo da gioco!
Sabato 19 settembre, alle 12.30, il progetto sarà presentato in diretta sulle pagine Facebook di Dynamoscopio e di Mercato Lorenteggio
Il gruppo di lavoro ha quindi deciso di mettere in atto una traduzione dei meccanismi complessi che riguardano il cambiamento delle nostre città e al contempo ha cercato di trasporre in un gioco l’approccio a base culturale alla rigenerazione urbana. Per farlo si è avvalso di saperi esperti (Claudio Calvaresi, Francesca Cognetti, Erika Lazzarino, Collettivo OffTopic, Spartaco Albertarelli) e di saperi locali (tutti coloro che abitano in diversi modi il quartiere e si sono resi disponibili durante il percorso di ricerca). La parte grafica, invece, è stata affidata a Super – Scuola d’Arti Applicate del Castello Sforzesco. Dall’unione di queste sinergie intellettuali e pratiche, ha preso forma GameTrification – Il gioco della rigenerazione urbana: un luogo di esplorazione delle possibilità del cambiamento, inevitabilmente relazionale – sia nella sua dimensione cooperativa che competitiva – comunicativo e interattivo.

Tre gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso il gioco da tavolo, formulati sulla base di altrettante domande:
- Conoscere (che cosa prendiamo in considerazione quando parliamo di città?): avvicinarsi ai fenomeni che concorrono alle trasformazioni urbane sperimentandone ed esplorandone le possibilità attraverso il gioco.
- Immaginare (chi sono gli attori del cambiamento?): immaginare diverse prospettive di cambiamento a partire da una maggiore consapevolezza delle dinamiche esterne ma anche delle proprie aspirazioni e competenze.
- Attivarsi (qual è il significato della dimensione locale di quartiere?): promuovere confronto, conflitto, partecipazione.
Con GameTrification ci si può quindi immergere in dinamiche quotidiane ed extra-ordinarie, “calarsi nei panni di” diversi personaggi, modificando gli equilibri di un quartiere. «A partire dalla definizione di abitare in quanto processo creativo che ha a che fare con il nostro stare nel mondo, abbiamo deciso di valorizzare il punto di vista della vita quotidiana e il ruolo degli attori presenti in quartiere … Certo è che le molteplici visioni a volte proprio non riescono ad incontrarsi. E allora perché non provare a mettere sullo stesso piano di gioco un giovane precario con un politico locale? Perché non provare a far entrare in relazione un’attivista con una multiproprietaria?». Per chi vuole “mettersi in gioco”, ci sono varie possibilità: sul sito di Dynamoscopio si possono trovare la versione DIY (do it yourself), personalizzabile a seconda della propria città o quartiere di riferimento, e anche quella “giambellinese”, entrambe scaricabili gratuitamente. L’ideale però è andare a Mercato Lorenteggio: lì ci sono alcune scatole, le postazioni da gioco create appositamente da Gallab – Officina e falegnameria del Gallaratese e, ovviamente, i ragazzi di Dynamoscopio, pronti ad accogliervi e a spiegarvi come funziona il gioco.
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