Giovedì 08 aprile 2021
4000 fattorini a 8,50 euro l’ora fanno la storia della gig economy

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Una giornata storica per i rider: l’accordo tra i sindacati più rappresentativi e la piattaforma di delivery Just Eat sul riconoscimento del rapporto come lavoro subordinato cambia completamente la visione d’insieme. Infatti non si tratta che di un primo passo, che riguarda una minoranza di fattorini del food. Ma la giornata non è storica solo per i rider: quella che ne esce stravolta, e proiettata verso il futuro, non è soltanto una categoria ma tutta la concezione della gig economy.
Evidentemente, al giorno d’oggi dire lavoro non equivale necessariamente a dire sfruttamento.
Lo avevamo detto all’epoca, che il 2020 si stava rivelando l’anno zero per i diritti dei fattorini: l’anno in cui a fronte di un boom nelle ordinazioni e quindi nei guadagni, le piattaforme avrebbero dovuto fare i conti con la realtà. Ed ecco, è arrivato l’anno uno. Sono i tempi, che ci vuoi fare, dicono spesso i difensori dello status quo e della deregolamentazione selvaggia, con un’alzata di spalle. Ma i tempi possono cambiare, meglio ancora si possono cambiare. Vediamo allora qual è la situazione attuale, e quali potrebbero essere i successivi sviluppi.
Una giornata storica per i rider: l’accordo tra i sindacati più rappresentativi e la piattaforma di delivery Just Eat sul riconoscimento del rapporto come lavoro subordinato cambia completamente la visione d’insieme. Infatti non si tratta che di un primo passo, che riguarda una minoranza di fattorini del food. Ma la giornata non è storica solo per i rider: quella che ne esce stravolta, e proiettata verso il futuro, non è soltanto una categoria ma tutta la concezione della gig economy.
Evidentemente, al giorno d’oggi dire lavoro non equivale necessariamente a dire sfruttamento.
Lo avevamo detto all’epoca, che il 2020 si stava rivelando l’anno zero per i diritti dei fattorini: l’anno in cui a fronte di un boom nelle ordinazioni e quindi nei guadagni, le piattaforme avrebbero dovuto fare i conti con la realtà. Ed ecco, è arrivato l’anno uno. Sono i tempi, che ci vuoi fare, dicono spesso i difensori dello status quo e della deregolamentazione selvaggia, con un’alzata di spalle. Ma i tempi possono cambiare, meglio ancora si possono cambiare. Vediamo allora qual è la situazione attuale, e quali potrebbero essere i successivi sviluppi.
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