anno
2021
Progetto
La pandemia di Coronavirus ha stravolto il nostro modo di produrre ed esperire cultura.Capire questa trasformazione è un punto di partenza fondamentale per sviluppare nuovi percorsi: lo facciamo con un progetto di ricerca che parte dalle istituzioni culturali e dall’ecosistema culturale “dal basso” di Milano e della Lombardia.

Contesto
Negli ultimi anni Milano è divenuta un modello nazionale per quello che riguarda la crescita culturale. Nuove istituzioni culturali, nuove pratiche e nuovi pubblici si sono innestati su un’infrastruttura complessa ereditata dal ‘900 nelle belle arti, nel teatro, nella musica colta, nei media e nell’editoria. Mancano però sistemi di riconoscimento, valorizzazione e messa in rete delle esperienze che si possono variamente indicare come “dal basso”, “off”, “indipendenti”. Realtà che in molti contesti internazionali sono riconosciute come parti integranti - e indispensabili - dei sistemi del contemporaneo e che in Italia, al contrario, tendono ad essere relegate a ruoli subalterni e marginali. I luoghi che fanno da cardine a queste pratiche sono i nuovi centri culturali e gli spazi off. Le organizzazioni che li animano (sia come promotori che come partner) portano avanti un’attività diffusa e continuativa, sostenendo ricerca e produzioni, attraendo studenti, ricercatori e artisti, costruendo rapporti internazionali. I linguaggi e le pratiche che li attraversano sono i più disparati: sound art; media art; pratiche performative; radio art; visual design; interaction design; pratiche ibride di mixed reality; art & science; arte pubblica e relazionale.
Analisi
La pandemia di Coronavirus ha fatto emergere una serie di bisogni sociali e culturali che si intersecano alla necessità di valorizzare questo quadro composito. Nel corso degli ultimi anni, abbiamo intrapreso un percorso di ricerca, sensibilizzazione e divulgazione proprio sul rapporto tra i nuovi centri culturali e il sistema culturale italiano. Finora, il programma de laGuida ha inaugurato la creazione di una mappatura nazionale dei nuovi centri culturali in Italia e poi, con il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo, una prima tappa territoriale - localizzata su Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta - per approfondire insieme alle operatrici e agli operatori dei nuovi centri culturali le evoluzioni del significato di partecipazione culturale nel corso della pandemia di Coronavirus. Arrivati a questo punto del percorso, crediamo che sia necessario:
- comprendere come i linguaggi del Contemporaneo contribuiscano alla costruzione di significato condiviso per i fenomeni complessi che la società vive oggi, tra i quali la pandemia.
- identificare i contorni dell’ecosistema della cultura contemporanea milanese e lombarda, mappando e mettendo in relazione nuovi centri culturali, organizzazioni “dal basso” e attori affermati del sistema, generando opportunità di collaborazione e connessioni inedite.
- identificare linee di policy destinate al sistema cittadino e regionale per valorizzare la cultura contemporanea nel quadro più ampio dei mutamenti di questi anni.
Quindi cheFare?
Un progetto di ricerca per scoprire teoria e pratica della democrazia culturale negli spazi artistici indipendenti in Lombardia.