Mercoledì 22 luglio 2020
È pensato per fare schifo: l’estetica dell’“Internet Ugly”
Scritto da:
cheFare
Fonte:
Kabul Magazine

Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Kabul Magazine.
In questo articolo pubblicato nel 2014 sul «Journal of Visual Culture», Nick Douglas, ex editore di Valleywag, conia l’espressione “Internet Ugly” per definire tutti quei prodotti della cultura memetica di Internet accomunati dalla medesima estetica confusa, consapevolmente amatoriale e ossessivamente ripetitiva, e diffusi all’interno di comunità di utenti anonimi in siti come 4chan e Reddit.
L’estetica “brutta” dei meme di Internet è il risultato ironico (e autoironico) di una correlazione tra un generale abbassamento di qualità dei contenuti prodotti in rete (in questo modo, più facili e accessibili) e un incremento spropositato del livello di partecipazione degli utenti/creatori che condividono capillarmente i propri contenuti, la propria cultura. L’Internet Ugly è un’estetica fondata sul dilettantesco, sulla consapevole ricerca dell’approssimazione e dell’inaccuratezza, che si esprime ormai all’interno di un linguaggio codificato, in ciò che appunto Douglas definisce come “un gergo” di Internet parlato e performato da una comunità di utenti che ha sancito così la propria riconoscibilità. Esempi di Internet Ugly sono infatti i Rage Comics, i Bazinga Comics, i meme come “Nailed It” e “Doge”, e le immagini di Shitty_Watercolour, un ricchissimo campionario di opere rappresentative di quella che Douglas definisce come l’«arte popolare di Internet».
In questo articolo pubblicato nel 2014 sul «Journal of Visual Culture», Nick Douglas, ex editore di Valleywag, conia l’espressione “Internet Ugly” per definire tutti quei prodotti della cultura memetica di Internet accomunati dalla medesima estetica confusa, consapevolmente amatoriale e ossessivamente ripetitiva, e diffusi all’interno di comunità di utenti anonimi in siti come 4chan e Reddit.
L’estetica “brutta” dei meme di Internet è il risultato ironico (e autoironico) di una correlazione tra un generale abbassamento di qualità dei contenuti prodotti in rete (in questo modo, più facili e accessibili) e un incremento spropositato del livello di partecipazione degli utenti/creatori che condividono capillarmente i propri contenuti, la propria cultura. L’Internet Ugly è un’estetica fondata sul dilettantesco, sulla consapevole ricerca dell’approssimazione e dell’inaccuratezza, che si esprime ormai all’interno di un linguaggio codificato, in ciò che appunto Douglas definisce come “un gergo” di Internet parlato e performato da una comunità di utenti che ha sancito così la propria riconoscibilità. Esempi di Internet Ugly sono infatti i Rage Comics, i Bazinga Comics, i meme come “Nailed It” e “Doge”, e le immagini di Shitty_Watercolour, un ricchissimo campionario di opere rappresentative di quella che Douglas definisce come l’«arte popolare di Internet».
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