Venerdì 04 febbraio 2022
laGuida nel Contemporaneo, la ricerca di cheFare per la seconda tappa del programma nazionale per i nuovi centri culturali
Scritto da:
cheFare

Pubblichiamo la ricerca che abbiamo svolto durante tutto il 2021 sul Contemporaneo a Milano e in Lombardia in occasione della seconda tappa de laGuida, il programma nazionale per i nuovi centri culturali di cheFare.
L’interrogativo da cui siamo partiti per questa ricerca è:
Il motivo per il quale ci poniamo questa domanda è radicato nella convinzione che a fronte della crisi economica, sociale e culturale portata dalla Pandemia ci sia bisogno di ripensare a fondo i modi in cui la cultura viene prodotta e distribuita, per renderli più equi, più sostenibili e maggiormente capaci di attivare trasformazioni sociali positive.
La crisi pandemica ha fatto emergere in modo ancora più forte le disuguaglianze e le forme di marginalità sociale. In un momento nel quale le finestre di opportunità si stanno drasticamente riducendo, crediamo che la partecipazione culturale sia un fattore fondamentale di democrazia che determina e determinerà sempre di più in futuro la possibilità di una piena cittadinanza. In questo senso, la cultura contemporanea gioca un ruolo di primissimo piano perché indaga – e può potenzialmente permettere di indagare – in modo critico molte delle principali trasformazioni che stanno attraversando il nostro mondo e delle quali non si intravedono per il momento ancora gli esiti.
Perché proprio Milano? In primis per il ruolo che la città ha assunto nel panorama internazionale delle Industrie Culturali e Creative negli ultimi 10 anni e per la conoscenza approfondita e consolidata che cheFare ha costruito riguardo alle dinamiche culturali della città attraverso progetti, ricerche, riflessioni critiche e percorsi di advisory, ma anche per l’intensità con la quale la Pandemia e le sue conseguenze stanno colpendo questa città e i rapporti peculiari delle relazioni culturali tra Milano, la sua area metropolitana, la Lombardia e il resto d’Italia.
Mappare e connettere iniziative di cultura collaborativa sui territori è uno degli obiettivi di cheFare, e lo facciamo attraverso laGuida, un festival itinerante che cambia forma, obiettivi e strumenti di tappa in tappa. Ciò che ci interessa è indagare le discipline, gli sguardi e le pratiche che intessono la cultura collaborativa contemporanea, al crocevia tra le forme di innovazione sociale, culturale e civica. Grazie alle tre edizioni dei premi cheFare (2012-2014) e dei progetti e ricerche successive abbiamo preso coscienza della centralità crescente dei nuovi centri culturali nell’infrastrutturazione culturale sui territori a livello nazionale. Vogliamo avere e attivare uno sguardo critico sulle trasformazioni – culturali e non – del presente.
Lo facciamo con il contributo di Fondazione Cariplo, impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’arte e della cultura, dell’ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica e con il supporto di Fondazione Unipolis.
L’interrogativo da cui siamo partiti per questa ricerca è:
Come sta cambiando il mondo delle organizzazioni culturali indipendenti che operano nel Contemporaneo a Milano?
Il motivo per il quale ci poniamo questa domanda è radicato nella convinzione che a fronte della crisi economica, sociale e culturale portata dalla Pandemia ci sia bisogno di ripensare a fondo i modi in cui la cultura viene prodotta e distribuita, per renderli più equi, più sostenibili e maggiormente capaci di attivare trasformazioni sociali positive.
La crisi pandemica ha fatto emergere in modo ancora più forte le disuguaglianze e le forme di marginalità sociale. In un momento nel quale le finestre di opportunità si stanno drasticamente riducendo, crediamo che la partecipazione culturale sia un fattore fondamentale di democrazia che determina e determinerà sempre di più in futuro la possibilità di una piena cittadinanza. In questo senso, la cultura contemporanea gioca un ruolo di primissimo piano perché indaga – e può potenzialmente permettere di indagare – in modo critico molte delle principali trasformazioni che stanno attraversando il nostro mondo e delle quali non si intravedono per il momento ancora gli esiti.
Perché proprio Milano? In primis per il ruolo che la città ha assunto nel panorama internazionale delle Industrie Culturali e Creative negli ultimi 10 anni e per la conoscenza approfondita e consolidata che cheFare ha costruito riguardo alle dinamiche culturali della città attraverso progetti, ricerche, riflessioni critiche e percorsi di advisory, ma anche per l’intensità con la quale la Pandemia e le sue conseguenze stanno colpendo questa città e i rapporti peculiari delle relazioni culturali tra Milano, la sua area metropolitana, la Lombardia e il resto d’Italia.
Mappare e connettere iniziative di cultura collaborativa sui territori è uno degli obiettivi di cheFare, e lo facciamo attraverso laGuida, un festival itinerante che cambia forma, obiettivi e strumenti di tappa in tappa. Ciò che ci interessa è indagare le discipline, gli sguardi e le pratiche che intessono la cultura collaborativa contemporanea, al crocevia tra le forme di innovazione sociale, culturale e civica. Grazie alle tre edizioni dei premi cheFare (2012-2014) e dei progetti e ricerche successive abbiamo preso coscienza della centralità crescente dei nuovi centri culturali nell’infrastrutturazione culturale sui territori a livello nazionale. Vogliamo avere e attivare uno sguardo critico sulle trasformazioni – culturali e non – del presente.
Lo facciamo con il contributo di Fondazione Cariplo, impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’arte e della cultura, dell’ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica e con il supporto di Fondazione Unipolis.
Per scoprire i risultati de laGuida nel Contemporaneo
[bottoni]
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